ROBIN HOOD
La storia di Roberto di Legno che colpiva sempre nel segno

“Miei signori date orecchio, se di sangue franco siete, del valente Robin Hood or le imprese ascolterete …”  

Robin Hood di Sherwood, il fuorilegge per antonomasia, è forse l’unico personaggio della cultura europea che sia riuscito ad attraversare con perfetta naturalezza tutti i ‘media’ che si sono succeduti dal Basso Medioevo fino ad oggi: dalla tradizione orale dei mercati e delle fiere fino al villaggio globale della comunicazione televisiva e cinematografica.
Ladro e brigante, bandito e gentiluomo, il “miglior arciere d’Inghilterra” diventa, nella tradizione delle ballate popolari, la figura di colui che si ribella alle ingiustizie sociali e alle prepotenze dei dominatori. Brigante e paladino insieme, Robin sta dalla parte dei contadini e dei dispera@: “ruba ai ricchi per dare ai poveri”. Difensore del popolo angariato dai potenti, coraggioso furfante che ignora i vincoli del diritto, Robin incarna in sé l’aspirazione universale dell’uomo alla libertà: le sue gesta incarnano la ricerca e l’affermazione di una dignità umana che riscatti una vita marginale e degradata. Raccontare la storia di Robin Hood offre, dunque, l’occasione di porgere ai bambini un messaggio semplice ma di valore universale: le regole vanno rispettate ma quando non sono ‘giuste’ bisogna trovare il coraggio di dire di no e di opporcisi! Con i modi di un teatro essenziale e un po’ d’altri tempi, fatto di scene povere costruite con materiali semplici, i due attori parlano ai bambini con il linguaggio del racconto per riavvicinarli alla dimensione dell’ascolto; evocano la storia di Robin e, come cantastorie da piccolo borgo, la trasformano, la inventano e ci giocano, se la cuciono addosso e ci si ritrovano dentro “bambini” anche loro, impegnati ad arrampicarsi sugli alberi proprio come Robin Hood e il suo compagno Little John.
C’era una volta un famoso bandito che , per sottrarsi alle ingiuste leggi del suo tempo, decise di costruire il suo rifugio sugli alberi, e si ritrovò a guardare il mondo che da lassù gli sembrò piccolo. A portata di mano, a portata di tutti, senza servi né padroni.

Con: Giacomo Dimase ed Enrico Desimoni
Regia: Enrico Messina
Assistenza regia, luci e suono: Simone Guerro
Tecnico luci e suono: Fabio Dimitri

Co-produzione: Teatro Giovani Teatro Pirata – Armamaxa Teatro
Tecnica utilizzata: Teatro d’attore
Durata: 50 minuti

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