ROMEO E GIULIETTA. L’amore è saltimbanco
1574, Venezia è in subbuglio: per calli e fondamenta circola la novella che Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia, passerà una notte nella Serenissima.
Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanco dai trascorsi burrascosi, vengono incaricati di mettere in scena, in onore del principe, la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: Romeo e Giulietta. Due ore di tempo per provare lo spettacolo e, soprattutto, trovare la Giulietta giusta: ed ecco comparire nel campiello la procace Veronica Franco, poetessa e “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta. Va in scena, così, una “prova aperta”, in cui la celeberrima storia del Bardo prende forma, e si deforma, nell’intrecciarsi di trame, dialetti, canti, improvvisazioni, duelli e pantomime. Shakespeare diventa materia viva nel quale immergere le mani, per portare sul palco, attraverso il teatro popolare, le grandi passioni dell’uomo, le gelosie “otelliane”, i pregiudizi da “mercante”, “tempeste” e naufragi, in una danza tra la vita e la morte, coltelli e veleni.
soggetto originale e regia di Marco Zoppello
con Eleonora Marchiori, Michele Mori e Marco Zoppello
scenografia di Alberto Nonnato
costumi di Antonia Munaretti
maschere di Roberto Maria Macchi
duelli di Giorgio Sgaravatto
consulenza musicale di Veronica Canale
produzione: Stivalaccio Teatro / Teatro Stabile del Veneto


